L’avv. Edoardo Belli Contarini su NT+ Fisco de Il Sole 24 Ore
Neanche il riversamento spontaneo consente di sanare in modo tombale
L’adesione al verbale chiude in via definitiva e dà accesso alla causa di non punibilità
L’impresa può scegliere tra diverse procedure per sanare le eventuali indebite compensazioni dei crediti di imposta Ricerca&Sviluppo a prescindere dai requisiti di novità e creatività dei progetti declinati dal Manuale Ocse di Frascati (Dl 146/2021; legge 197/2022; Dl 34/2023).
Non è facile però districarsi tra le molteplici disposizioni che regolano il riversamento spontaneo, il ravvedimento speciale, l’adesione agevolata ai Pvc e la definizione delle liti pendenti, considerando i rispettivi requisiti di accesso e i benefici accordati.
Alcuni rimedi sono esperibili e cumulabili anche in funzione del tipo di atti notificati (processi verbali di constatazione, inviti al contraddittorio e atti di recupero) che, per i più ampi termini di rettifica previsti, sospensione Covid-19 inclusa, non risultano ancora emessi.
Le variabili
Spesso, quindi, il contribuente si trova nella fase istruttoria in presenza di un verbale o di un invito alla compliance e deve ponderare tutte le variabili di ciascuna ipotesi:
Riversamento spontaneo
Ad esempio, in caso di riversamento spontaneo (articolo 5, commi 7 e seguenti, Dl 146/2021), in assenza di cause ostative come la notifica di un atto di recupero divenuto definitivo, condotte fraudolente, operazioni inesistenti, è consentito riversare in tutto o in parte i crediti R&S compensati.