L’articolo di Edoardo Belli Contarini Su Il Sole 24 Ore sugli incentivi fiscali per la transizione ecologica
L’avv. Edoardo Belli Contarini, socio dello Studio Legale Tributario Fantozzi & Associati, firma il suo ultimo contributo per Il Sole 24 Ore dedicato agli incentivi fiscali per la transizione ecologica.
Focus dell’approfondimento è l’agevolazione fiscale, sotto forma di credito di imposta utilizzabile in compensazione in F24, per le aziende che riducono gli impatti ambientali dei prodotti e dei processi di produzione, “eco-friendly”, nel solco della recente modifica degli articoli 9 e 41 Cost. per effetto dell’introduzione della tutela ambientale fra i principi fondamentali.
Nello specifico, mentre è noto e diffuso il set di agevolazioni per “impresa 4.0”, non può dirsi altrettanto per il credito d’imposta che stimola gli investimenti finalizzati «al raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica, ovvero i progetti relativi alla trasformazione dei processi aziendali secondo i principi dell’economia circolare, come declinati dalla comunicazione della Commissione europea n. 98 dell’11 marzo 2020».
Tale misura fiscale sostiene con la leva finanziaria in modo trasversale tutte le imprese che effettuano investimenti innovativi mirati a ridurre i consumi di risorse, riutilizzare, riciclare e riparare i prodotti. Il contributo pubblico, sotto forma di credito d’imposta, ricompensa il rischio di insuccesso dell’investitore inciso dai costi fissi per la transizione ecologica, comportando vantaggi economico-finanziari in molteplici ambiti imprenditoriali.
L’avv. Edoardo Belli Contarini, socio dello Studio Legale Tributario Fantozzi & Associati, firma il suo ultimo contributo per Il Sole 24 Ore dedicato agli incentivi fiscali per la transizione ecologica.
Focus dell’approfondimento è l’agevolazione fiscale, sotto forma di credito di imposta utilizzabile in compensazione in F24, per le aziende che riducono gli impatti ambientali dei prodotti e dei processi di produzione, “eco-friendly”, nel solco della recente modifica degli articoli 9 e 41 Cost. per effetto dell’introduzione della tutela ambientale fra i principi fondamentali.
Nello specifico, mentre è noto e diffuso il set di agevolazioni per “impresa 4.0”, non può dirsi altrettanto per il credito d’imposta che stimola gli investimenti finalizzati «al raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica, ovvero i progetti relativi alla trasformazione dei processi aziendali secondo i principi dell’economia circolare, come declinati dalla comunicazione della Commissione europea n. 98 dell’11 marzo 2020».
Tale misura fiscale sostiene con la leva finanziaria in modo trasversale tutte le imprese che effettuano investimenti innovativi mirati a ridurre i consumi di risorse, riutilizzare, riciclare e riparare i prodotti. Il contributo pubblico, sotto forma di credito d’imposta, ricompensa il rischio di insuccesso dell’investitore inciso dai costi fissi per la transizione ecologica, comportando vantaggi economico-finanziari in molteplici ambiti imprenditoriali.