La sentenza ottenuta da Lucia Montecamozzo e Cristina Periti per CNH e IVECO

La Corte di Giustizia Tributaria di II grado del Lazio ha riconosciuto che il limite massimo al contributo pagato all’AGCM, previsto per i gruppi in presenza di controllo ex art. 2359 c.c., si applica anche quando la controllante non è residente in Italia.

La conclusione, che parrebbe ovvia, è giunta dopo anni di discussioni con l’Antitrust che, violando i principi comunitari di non discriminazione e libertà di stabilimento, continua a circoscrivere il limite massimo di contribuzione ai soli gruppi con controllante residente. Gli avvocati Lucia Montecamozzo e Cristina Periti, per CNH e IVECO, hanno ottenuto una sentenza che riconosce che la disposizione civilistica che regola il controllo nulla dice sulla residenza del soggetto che lo esercita.

La speranza è che l’Autorità riveda la propria posizione e consenta anche alle controllanti non residenti il versamento di un contributo complessivo (oggi) di Euro 290.000,00 per tutto il gruppo, così come previsto per le controllanti residenti.

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La nota degli avvocati Lucia Montecamozzo e Cristina Periti sulla sentenza n.12284/2024 delle Sezioni Unite

Le Sezioni Unite, con la sentenza n. 12284/2024, tornano sul tema dell’imprescrittibilità dei crediti esposti nelle dichiarazioni presentate entro il 30 giugno 1997. Se è apprezzabile l’aver riconosciuto la natura cogente della norma che impone all’Amministrazione di non opporre la prescrizione, l’aver superato il dato letterale facendo decorrere un nuovo computo del termine prescrizionale è uno schiaffo al principio di tutela del Legittimo Affidamento.

Da qui la nota degli avvocati Lucia Montecamozzo e Cristina Periti sulle ragioni per cui la questione non può dirsi conclusa e merita di essere portata all’attenzione della consulta.

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