La qualificazione di cittadini europei e di cittadini italiani non è una questione puramente teorica, ma comprende, accanto all’assoggettamento a doveri, anche la titolarità di diritti.
I contribuenti, in particolare, sono titolari di diritti e garanzie previsti non solo dall’ordinamento nazionale, ma anche dagli ordinamenti sovranazionali di cui l’Italia è parte.
I diritti e le garanzie derivanti dall’ordinamento dell’Unione Europea sono da tempo ormai strumenti di utilizzo quotidiano nella difesa del contribuente da parte dello Studio.
Questo vale sia per quanto concerne i diritti e le libertà di contenuto economico, sia per quanto riguarda le violazioni delle direttive fiscali o della normativa in materia di aiuti di Stato.
Negli ultimi anni è poi andato assumendo importanza e concretezza sempre maggiori anche in materia tributaria quello che possiamo chiamare “sistema europeo di protezione dei diritti umani”, che si fonda sulla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, sulla Carta di Nizza e sui principi generali del diritto dell’Unione Europea.
Lo Studio utilizza tutti gli strumenti giuridici di diritto processuale e sostanziale per garantire ai propri clienti la miglior difesa possibile nel giudizio tributario.
Questi strumenti sono preordinati a sottoporre ai giudici nazionali le argomentazioni fondate sia sul diritto tributario europeo tradizionale, sia sul menzionato “sistema europeo di tutela dei diritti umani”.
L’obiettivo è allargare in modo decisivo gli argomenti difensivi così da includervi – anche attraverso lo stimolo dell’azione della Commissione UE mediante denunce mirate – i diritti tutelabili anche nei giudizi dinanzi agli organi extra-nazionali di giustizia: la Corte di Giustizia dell’Unione Europea e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, presso i quali lo Studio ha maturato una pluriennale esperienza.