Francesco Giuliani e Valentina Guzzanti coautori di
«Crisi d’impresa. Spunti d’insieme»

cover volume crisi impresa fantozzi

L’avv. Francesco Giuliani e l’avv. Valentina Guzzanti dello Studio Legale Fantozzi e Associati hanno contribuito al volume
«Crisi d’impresa. Spunti d’insieme» edito da The Skill Press.

 

Il Codice introduce la figura dell’esperto negoziatore, che deve avere ampie competenze

Crisi d’impresa, il ruolo dei professionisti è centrale

Studi da tempo al lavoro come consulenti delle aziende

Cambia la normativa sulla crisi di impresa, e cambia anche il ruolo dei professionisti. Con l’entrata in vigore del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza(CCII). Il decreto legislativo .83/2022, in vigore dallo scorso 15 luglio per gli studi legali si aprono nuove opportunità, che non hanno mancato di suscitare un ampio dibattito tra gli avvocati. Tra le novità, infatti, c’è per esempio quella della figura dell’Esperto negoziatore e dell’albo degli incaricati dell’autorità giudiziaria delle funzioni di gestione e controllo nell’ambito degli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza e nelle procedure di insolvenza, albo da cui verranno tratti i curatori, commissari e liquidatori giudiziali. 

Questi elenchi si compongono per la maggior parte di professionisti che sono già iscritti agli albi professionali.
Oggi il ruolo dell’avvocato è quello di aiutare l’imprenditore ad orientarsi nella maniera più completa possibile tra gli strumenti sempre più numerosi della regolazione della crisi determinati dal nuovo Codice in vigore.
Per questo motivo l’Esperto deve essere in grado di fornire assistenza anche nella fase di mediazione tra le parti, rendendo più agevoli le trattative. Di fondamentale importanza è quindi la sua imparzialità.
Di centrale importanza sarà anche la rapidità dell’intervento,  a partire dai primi segnali di crisi e durante la sua gestione.

L’intervento degli avvocati Giuliani e Guzzanti riguarda in particolare la transazione fiscale:

«All’Amministrazione finanziaria è attribuito il potere di consentire la riduzione di crediti tributari precedentemente sorti, purché ciò sia necessario per conseguire il maggior recupero degli stessi, in considerazione della situazione di crisi finanziaria in cui si trova il contribuente-debitore».

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